venerdì 1 maggio 2009

Riflessione scomposta su linguaggio

Il linguaggio che usiamo non e' una cosa statica,ma il frutto di continui adattamenti per meglio esprimere cio' che ci sta intorno.
ogni linguaggio non vive di per se ma trova ragione nel suo contesto..ma come definire il contesto di oggi ?
quale e' lo spazio ?
quale il tempo?
c'e una rivoluzione tecnologica che d'improvviso rompe i privilegi della casta che deteneva il primato dell'arte.....questo relativizza i confini certi,rompe gli steccati ideologici-lingustici tradizionali..crolla l'idea del mestiere con i suoi particolarismi.
al di la di ogni idea di come vorremo che fossero le cose,(quindi idealista)...questo e' cio che e' se ti guardi intorno...
ma a tua volta sei motore del cambiamento..solo che prima bisogna comprendere ,attraversare e dopo aver esperito.....creare.

io penso che la pittura sia ad un bivio tra l'estinzione e il folklore...(radicalizzando)
ma piu che dar risposte e' necessario far ricerca,porre domande,far in modo che il lavoro di qualunque natura sia ponga dubbi.

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